Molti forse (a ragione) non apprezzeranno, ma le descrizioni verbali, a volte non bastano come premesse. Questa foto è la mia premessa, oggi.
Questo è la mia schiena, dal di dentro. Con tutte le sue app installate su misura il 30 gennaio scorso.
Sono queste immagini le responsabili di una delle epifanie più travolgenti della mia vita.
Mi dicono che son nervosa. A dir la verità, me lo dico pure da sola.
Basta un attimo e passo dall’essere uno scimpanzé neonato e mattacchione alla ferocia di un Rottweiler affamato e gettato in un’arena da combattimento.
Un attimo, proprio.
Il fatto è che, esattamente al centro del mio corpo, in corrispondenza dell’incrocio dei punti medi di altezza, larghezza e profondità ho un dolore difficile da rendere a chi, dentro la mia schiena e il mio cervello, non ha occasione di passare.